#NUCLEARE / Scorie: tra Tuscia e Sardegna il “derby” della paura

Dopo il dietro-front di Trino Vercellese si accende la disputa su dove installare il Deposito nazionale: SOGIN lo vorrebbe in provincia di Viterbo ma i piemontesi Pichetto Fratin (Ambiente) e Crosetto (Difesa) spingono per trasferirlo lontano nell’Isola

la partita “a perdere”

di Alessandro Baldasserini

Nel silenzio (quasi) generale, si sta disputando in queste settimane una partita dove tutti giocano “a perdere”: e, alla fine di quelli che potremmo definire i gironi di “qualificazione”, rimangono due “finalisti” a contendersi il “trofeo” che in realtà nessuno vorrebbe vincere. Sardegna e Provincia di Viterbo: il derby della paura. Di vedersi, cioè, assegnare (obtorto collo) la sede del Deposito nazionale delle scorie nucleari provenienti da tutta Italia.

La scelta avverrà nel 2027 – che è anche la scadenza naturale per le prossime elezioni politiche – ma intanto c’è chi si è già, come suol dirsi, “portato avanti con il lavoro”… Dopo 10 anni di studi e ricerche, la SOGIN (la società statale incaricata della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi provenienti dalle dismesse centrali nucleari e dalle attività civili, come per esempio i reparti di radiologia degli ospedali) ha presentato una mappa con 51 siti ritenuti “idonei” a ospitare il Deposito unico, come prevede la normativa europea, sparsi un po’ in tutta Italia. Prevedendo, però, ben immaginando proteste e contestazioni, di prendere in considerazione eventuali “autocandidature”, in cambio di finanziamenti e promesse di posti di lavoro. Su 51, solo il Comune di Trino Vercellese (Piemonte), dove già sorgeva una delle prime centrali nucleari, si era fatto avanti: con il sospiro di sollievo da parte di tutti gli altri…

Ma, proprio la settimana scorsa, il Sindaco ha annunciato il dietro-front: riaprendo così la disputa. Che ora vede contrapposti da una parte SOGIN (che una sua “idea” ce l’avrebbe) e dall’altra – quando si dice la “coincidenza” – il Ministro dell’Ambiente (piemontese) Pichetto Fratin, che si fa forte del sostegno del Ministro (piemontese anch’esso) della Difesa, Guido Crosetto.

Sì, perche SOGIN (attraverso un’intervista a La Repubblica da parte della sua responsabile del progetto) avrebbe lasciato intendere che la scelta “ideale” sarebbe il territorio della Tuscia, posta proprio al centro della Penisola e dove già si erge l’ex centrale nucleare di Montalto di Castro, che peraltro – secondo una recente sentenza del TAR del Lazio – dovrebbe essere, almeno in parte, abbattuta. Indubbiamente, per la sua posizione geografica facilmente raggiungibile e per la scarsa densità abitativa al suo interno ancora naturalisticamente intatto, una scelta “strategica”: ma con due “controindicazioni”. La prima, “politica”: siamo in uno storico “feudo” del centrodestra, in una Regione governata da un Presidente stretto sodale dell’attuale Presidente del Consiglio. Ve lo immaginate? La seconda, per #GO molto più importante, è che questo territorio è al centro del progetto – già in itinere – “Geoparco degli Etruschi”, da candidare prossimamente all’Unesco Global Geoparks: progetto che ha già il sostegno e l’entusiasmo dei sindaci e delle popolazioni della zona. E che verrebbe, evidentemente, soffocato nella “culla” se l’ipotesi della SOGIN ottenesse “semaforo verde”.

Ma, dall’altra parte, il conterraneo duo Crosetto-Pichetto Fratin – approfittando anche dell’improvviso ritiro dell’autocandidatura del comune piemontese – ha pensato bene a una “alternativa” che lascerebbe, in Continente, tutti contenti. Tanto che il Ministero dell’Ambiente ha decretato l’allargamento dei potenziali “siti idonei” anche alle aree adibite a poligoni militari. Domanda: dove si trovano le più estese e inaccessibili tra queste aree? Risposta pleonastica: in Sardegna… Che ora, casualmente, sarà governata da una Giunta regionale di centrosinistra. Ben lontana, metaforicamente e non, da Roma: come, peraltro, ha sottolineato ieri in prima pagina Il Fatto Quotidiano.

Dunque, chi vincerà – anzi: chi riuscirà a perdere – il “derby della paura”?

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