#ET / Lo strano “caso” dell’Einstein Telescope a… Perugia

Inaugurato, con la ministra Bernini, un “modellino in scala” nella sede universitaria dell’Umbria: costo, 6 milioni di euro del PNRR…

di Alessandro Baldasserini

UMBRIA

Habemus ET! A Lula, in Sardegna? No, a Perugia…

La notizia è passata praticamente inosservata, a meno che non si sia lettori della cronaca locale del “Corriere dell’Umbria”: ma lo scorso 19 marzo, alla presenza (con tanto di taglio del nastro tricolore) della ministra Bernini, è stato inaugurato – presso la sede universitaria del capoluogo umbro – il “modellino in scala” dell’Einstein Telescope, conteso tra Italia e il Consorzio Olandese-Belga-Tedesco. Costo dell’operazione: 6 milioni di euro presi dal PNRR.

Ovviamente, la stampa regionale ha dato grande enfasi all’evento: “Einstein Telescope, nasce a Perugia un laboratorio unico al mondo”; “Posata la prima pietra del Centro per applicazioni sulle onde gravitazionali”, e via di questo passo…

Ora, comprendiamo il giustificato entusiasmo: ma che senso ha tutto ciò? Come è noto, ET è il più grande progetto scientifico europeo dell’ultimo mezzo secolo: candidati a ospitarlo sono Lula (in Sardegna) nella ex miniera di “Sos Enattos” e la provincia del Limburgo in Olanda. In palio, svariati miliardi di euro d’investimenti e decine di migliaia di posti di lavoro: la decisione, tra un anno, spetterà alla Commissione Europea.

Ora, mentre gli olandesi (spalleggiati da tedeschi e belgi) si stanno dando da fare in operazioni di lobbying , forti anche del miliardo di euro già stanziato, noi siamo ancora fermi ai proclami, ai “selfie” e alle “passerelle” come quella – per l’appunto – di Perugia. Per il momento, infatti, a parte i 50 milioni stanziati dal governo Draghi per lo “studio di fattibilità”, dei 900 milioni promessi per le opere infrastrutturali da realizzare in Barbagia non se ne vede traccia se non a parole. In compenso, spendiamo 6 milioni di euro del PNRR per realizzare (a Perugia) il “modellino in scala”… E come spiegato nel nostro servizio (vedi: CONTENUTO EXTRA) del 10 ottobre scorso, la candidatura di Lula corre seri rischi, malgrado sia la “favorita” tra la comunità scientifica.

Per carità, la “partita” è ancora tutta da giocare: ma non vorremmo ritrovarci a trastullarsi con i “modellini”, mentre gli altri… Detto alla “sarda”: agli olandesi (e belgi e tedeschi) la “birra”, a noi la gazzosa

contenuto extra

#RETROSCENA / S.O.S. Enattos

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