#RETROSCENA / S.O.S. Enattos

Il “Risiko” dell’Einstein Telescope: entra in gioco la Germania che candida la Lussazia

Una “manovra a tenaglia” per isolare Lula

Birra e “gazzosa”

di Alessandro Baldasserini

S.O.S. Enattos: perchè, come svela “La Nuova Sardegna” (a proposito, complimenti sinceri), è in rampa di lancio una terza candidatura per ospitare l’Einstein Telescope. Non sarà più, dunque, una corsa a due tra Italia (con Lula-Sos Enattos) e l’Olanda (con il temibile consorzio olandese-belga-tedesco): ora entra in gioco direttamente anche la Germania, che candida una remota Regione della ex DDR – situata tra l’Elba e l’Oder, al confine con la Repubblica Ceca – dal nome che sembra preso dal “Risiko”, Lussazia. Solo che questo non è un gioco, ma un vero risiko politico-finanziario: dove contano alleanze e accordi sottobanco. Una candidatura pesante: “appesantita” (si fa per dire…) dal 1 miliardo e 700 milioni di euro – spalmati sui prossimi 10 anni – già stanziati dal governo tedesco. Tanto per dire: l’Italia, al di là delle “passerelle” e dei roboanti proclami, è ancora “ferma” ai 50 milioni per lo “studio di fattibilità”… E come e perchè questa improvvisa entrata in scena mette a serio rischio la candidatura di Lula-Sos Enattos lo spiega a #GO una “fonte confidenziale” che fino a poche settimane fa collaborava con il Consorzio “Pathfinder” olandese-belga-tedesco.

La Storia insegna che “le idee non sono di chi le ha ma di chi le fa sue”: vedi Alexander Graham Bell nei confronti del povero Antonio Meucci oppure Thomas Alva Edison contro Nikola Tesla. Ecco, allora, che a fornire l’assist “alla Totti” ai tedeschi sia stata proprio l’Italia. Così: “Dal punto di vista scientifico, Lula è sicuramente il miglior sito per ospitare ET; ma, dal punto di vista logistico-organizzativo, sarebbe perdente nei confronti della candidatura olandese. Ecco perchè gli italiani hanno pensato in segreto – di Pulcinella… – di proporre un accordo al Consorzio: dividere, cioè, il progetto a metà. Le strutture scientifiche in Sardegna, quelle logistiche in Olanda: del resto, non sarebbe la prima volta e ci sono già esempi in tal senso”. Ma ecco che i tedeschi (che, ricordiamolo, fanno già parte del Consorzio con Olanda e Belgio) hanno un’alzata d’ingegno: “Un momento: anche noi abbiamo un sito molto simile, per caratteristiche geomorfologiche, a quello di Lula. Se dobbiamo fare a metà, dividiamo tra noi ed escludiamo l’Italia”. In pratica, proprio come nel “Risiko”, una “manovra a tenaglia” per isolare e stritolare Lula, piccolo “Davide” che ora si trova di fronte ben due “Golia”…

Insomma, i tedeschi (con belgi e olandesi) stanno apparecchiando la tavola con ingenti fusti di birra: la “gazzosa” (detta alla sarda…) la portiamo noi. Post scriptum: Nel giro di tre anni la Sardegna ha perso il Geoparco Unesco, le regate di Coppa America e ora rischia di dover salutare ET. E poi dicono che ci girano le pal(l)e…

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