#SARDEGNA / Coppa America: ecco il “carteggio” Chessa-ACE

Lo scambio di lettere tra l’Assessore al Turismo e il responsabile dell’organizzazione velica: i “pretesti” del primo e l’irritazione del secondo

Il sindaco di Cagliari a Dalton: “Potete contare sul mio appoggio politico”

di Alessandro Baldasserini>

CAGLIARI – “Ho appreso con rammarico dagli organi di stampa che il prossimo mese di settembre verrà organizzata in Spagna la prima regata preliminare dell’America’s Cup. Come a voi noto, l’interesse manifestato dalla Regione Sardegna in occasione della presentazione del vostro progetto era subordinata al fatto che Cagliari fosse la prima tappa europea delle Initial America’s Cup Preliminary Regatta…”. Gentile assessore, la ringrazio della sua lettera, che tuttavia le devo confessare mi lascia sorpreso…”.

Eccolo il “carteggio” tra Gianni Chessa, Assessore al Turismo della Regione Sardegna, e Grant Dalton, CEO di ACE (America’s Cup Event) e Gran Capo di “Team New Zealand” detentore della Coppa America. Un fitto scambio epistolare che sconfessa e mette a nudo l’Assessore: da una parte i pretesti e le ripicche del primo, dall’altra la crescente irritazione del secondo, che in soli due giorni trova e sigla l’accordo con la Regione della Catalogna e la “Fundaciò Barcelona Capital Nautica” per far disputare le World Series a Vilanova i la Geltrù

Dopo la riunione del 12 agosto 2022 (vedi foto di copertina), a fine dicembre siamo ancora in alto mare: il programma non è stato ancora fissato, il contratto ancora non firmato. La Regione tempesta ACE di “richieste” e “chiarimenti”, a cui viene data puntuale risposta. Ma il tempo stringe: uno dei “nodi” da sciogliere, sul quale non si trova l’accordo, è il “soggetto attuatore che si occupi in loco e coadiuvi ACE nell’organizzazione dell’evento”. Ai primi di marzo la situazione di stallo è evidente a tutti: anche agli spagnoli, cioè i catalani, che incombono con la loro candidatura. Il regolamento dell’America’s Cup impone che vengano organizzati almeno due eventi preliminari nel 2023: ci sono in ballo milioni di euro, diritti televisivi e sponsorizzazioni e, soprattutto, pesanti penali in caso contrario. Dalton si guarda intorno e accetta d’incontrare i catalani: riunione il 15 marzo, il 16 l’annuncio ufficiale che Vilanova sarà la prima tappa. Poco male per Cagliari, pensa Dalton: sarà la seconda tappa (obiettivo comunque raggiunto) e, anzi, ciò permetterà di avere più tempo per mettere a posto le cose e non arrivare con l’acqua alla gola.

Tanto che, il 23 marzo, il Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu – nonostante ciò e consapevole delle difficoltà con la Regione – scrive al Ceo di ACE una cordiale lettera: “L’America’s Cup World Series offrirebbe a Cagliari una grande visibilità internazionale con importanti ricadute economiche su tutto il territorio regionale… Potrà contare sul mio impegno politico nel supportare la vostra iniziativa e a mantenere un dialogo aperto tra la vostra organizzazione e la Regione Sardegna”. Il giorno dopo, Dalton risponde al Sindaco per ringraziarlo ma non nasconde il suo disappunto: “Per quanto di nostra conoscenza, abbiamo fornito tutte le informazioni richieste per adempiere agli obblighi necessari per realizzare l’evento. Tuttavia, per noi la situazione rimane ancora poco chiara; forse non abbiamo fornito informazioni sufficienti oppure (data la mancanza di progressi e di inutili ambiguità), la Regione semplicemente non vuole più l’evento…”.

Ma ormai la situazione precipita. Chessa invia una lettera-ultimatum ad ACE, in cui con vari pretesti cerca di rovesciare la frittata: “E’ evidente che l’impatto mediatico generato dalla prima regata, che mette a confronto gli sfidanti del prestigioso trofeo, non è minimamente paragonabile a quello che possono assicurare per la seconda. A ciò aggiungo che a tutt’oggi la vostra organizzazione, sebbene più volte sollecitata dagli uffici di questo assessorato, non ha neppure fornito l’elenco dei media coinvolti e l’audience potenziale della manifestazione, né indicato un referente per le attività di promozione da realizzare attraverso il progetto, il che lascia intendere che anche da parte vostra sia venuto meno l’interesse alla realizzazione dell’evento… Se non riceverò un riscontro entro il 3 aprile sarà mia volontà richiedere il definanziamento dell’attività promozionale”. Dalton, allibito e irritato, risponde il 3 aprile con tutta la diplomazia possibile e ribatte punto su punto: “Al punto 1 della presentazione dell’evento inviata il 12 agosto 2022, in cui si afferma ‘Questo evento (di Cagliari, ndr) sarà uno di un massimo di tre eventi ACWS che verranno organizzati – solo due si regateranno a bordo degli AC 40’…”. E quindi, scrive: “Le sarei grato se potesse inviarmi la corrispondenza in cui si afferma (cito la sua lettera) che Cagliari sarebbe stata la prima tappa europea delle regate preliminari all’America’s Cup…”. C’è poi il punto biasimato da Chessa sulle mancate sollecitate informazioni. “Questa dichiarazione è inesatta e, la prova di ciò, sono i seguenti documenti. Inoltre, e come richiesto, a spese di Ace, abbiamo incaricato Nielsen di fornire una valutazione economica indipendente…”, risponde ancora Dalton, che richiama il Progetto di promozione, il Prospetto economico, la Certificazione Nielsen presentati tra dicembre e gennaio scorsi. Ma non finisce qui, anzi Dalton affonda i colpi e svela un “particolare”: “Ancora una volta, sono costretto a ribattere questa affermazione. Lei ricorderà che alcune settimane fa ho appositamente fatto un viaggio a Cagliari per incontrare una nota società di eventi locale. Questo incontro, che era stato preceduto da una lunga pianificazione sia in termini di logistica sia di budget, è durato quattro ore e si è concluso con un accordo sulla strada da percorrere. Concorderà che questo certo non è il comportamento di qualcuno che ha ‘cessato di essere interessato’… Alla luce di ciò, le sue affermazioni diventano ancora più allarmanti e, viste le prove che le ho fornito di come abbiamo ottemperato alle vostre richieste governative, le chiedo per favore di essere più specifico su ciò che esattamente sostiene non sia stato fornito”.

Non è dato sapere quale di queste affermazioni abbia urtato la suscettibilità di Chessa: resta il fatto che il 6 aprile l’Assessore comunica che “E’ venuto meno l’interesse della Regione…”. 

Con una nota, ACE si dichiara dispiaciuta per i fans italiani della Coppa America “che sono i più numerosi al mondo, superando anche la Nuova Zelanda. Luna Rossa è la loro squadra e, a ragione, perché sono un team appassionato, ben organizzato e portano con orgoglio la bandiera italiana”. Già, “Luna Rossa”: che farà adesso? Intanto a luglio si trasferisce a Barcellona: la rivedremo mai spuntare di nuovo a Cagliari?

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